Annalisa Cima
Il tempo predatore (poesie)
Premessa di Annalisa Cima
edizione accresciuta con
cinque disegni inediti di
Eugenio Montale, e 
testimonianze di Oreste Macrì
e Jean Starobinski,
Interlinea, Novara 2001

 

NON S'E' FERMATO IL TEMPO

Non s'è fermato il tempo nella sua caduta.
Non vale trattenere gli eventi 
e non aiuta il ricordare.
Predatore ingrato, muti i colori 
i volti: vene azzurrine percorrono
i pensieri, conducono i destini, 
persone perdute, voci sospese
percorsi incompiuti. Il vivere
transita tra calici di canto
e pianto con voce stentata.
E se il passato tramuta gli esiti
in gabbie opalescenti, lo spoglia
dell'ingeneroso scorrere, 
lo riconsegna alla memoria,
risaliamo i gradini delle ore 
per ricordare il dire, il detto
che in proiezioni di vissuto
muta lo scorrere del fiume
nel lento letto della mente.
La vera storia è qui 
fatta di stanze del ritrovarsi
di metamorfosi, di ascolti, 
di passioni, d'abbandoni
d'abbrivi verticali.
Il nuovo tempo è sempre remoto 
attinge a sequenze incise, 
caduti i desideri svincola

l'immagine del sé. Poi
l'ariete della morte
lancerà l'essere distante, 
esule senza gravità
per navigare nel dissolto.
Icaro ritornerà al suo volo.

 

Annalisa Cima