Annalisa Cima
Eugenio Montale, via Bigli, 
Milano
 (prosa)
“Occhio magico” n. 7
a cura di Vanni Scheiwiller
in occasione della Mostra di manoscritti,
pastelli, disegni ed edizioni originali
di Eugenio Montale,
nella Saletta delle Esposizioni
della Biblioteca del Popolo a Trieste
con una prosa poetica dell’autrice
e dodici fotografie di Sante Achilli.
All’insegna del Pesce d’Oro, 
Milano 1968

 

EUGENIO MONTALE, VIA BIGLI, MILANO

In via Bigli si respira aria di Montale.
Da lui partono sensazioni di beata indifferenza che sommergono il resto, le cose non contano piú.
Ci introduce nella sala ospitale e spoglia. 
Non ha un carattere disponibile;se è complimento dire originale, non c'è nessuno del suo calibro.
"Dovevo essere premiato con la foglia di alloro, a Burgo spettava la fronda, forse era piú importante di me, ma io non andai."
Eleva il tono della conversazione, parla con voce familiare e ammonitrice, mi esclude.
Per nulla imbarazzata dalle contraddizioni del suo comportamento,ricordo un suo verso: "questa vita di tutti non piú posseduta / del nostro respiro", lo sento vicino: coi suoi quadri - lui che indica, il poeta, l'uomo di acuta intelligenza che può vivere e godere di rimpianto e di attesa: non freddezza la sua, distacco.
Ci salutiamo, al prossimo incontro voglio chiedere se i rampicanti hanno portato nella sua camera gli insetti che tanto temeva.

Annalisa Cima
 
 

 

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